L’uscita della PlayStation 2 in Giappone

La PlayStation 2 in Giappone

La PlayStation 2
L’uscita della PlayStation 2 in Giappone

Il passato è passato

Nell’ormai lontano 3 dicembre 1994 Sony entrava finalmente nel mercato console (finalmente perché come i più attenti di voi ricorderanno qualche tempo prima era stata incaricata dalla Nintendo, per la quale aveva già realizzato il chip audio del Super NES, alla creazione di un’unità cd-rom per il suddetto 16bit: per il bene di tutti noi non vide mai la luce per rinuncia della grande N) e lo fa con un’estrema potenza che le permetterà di abbattere la concorrenza diretta dell’allora grande “S” (Sega): Marketing (i più maliziosi vertono soprattutto su questo punto per spiegarne il successo), Killer i Application (innegabili i capolavori che invasero il mercato all’uscita di questo 32bit, senza dimenticare le straordinarie evoluzioni nei giochi che abbiamo visto in quegli anni), caratteristiche tecniche vincenti rispetto al Saturn (la vera battaglia era nella grafica poligonale, non in quella bitmap) fino al seguente supporto massiccio dalle più importanti terze parti (Capcom, Konami & co. hanno sempre fatto la fortuna della console alla quale hanno “regalato” i propri classici, senza dimenticare l’Accordo con Namco e alcuni acquisizioni dirette da parte della società giapponese, basti pensare a Psygnosis che soprattutto nel primo anno ha dato linfa vitale a quello che di li a poco sarà diventata la console padrona del mercato). PlayStation vinse, di misura, in Giappone il confronto col Saturn per poi dilagare: in Europa non ha mai avuto concorrenti ed è rimasta potente in Usa nonostante gli attacchi, un po’ velleitari, di Nintendo: il resto è cronaca…

Il presente è un mercato

Ci sono tutte le informazioni che vi servono sulla PlayStation 2! (o Ps2 nella terra del sol levante). Innanzi tutto il nome è quello che avete letto qualche carattere fa, quindi niente diciture orrende quali l’apocalittico Playstation2000 o lo scioglilingua “next generation playstation“, semplice e chiaro, proprio per mettere in evidenza quello che Sony vorrebbe a tutti i costi: bissare il successo puntando sulla continuità, ed è era stata infatti definitivamente confermata la notizia della compatibilità Hardware con la “vecchia” PlayStation, la data di uscita era stata fissata al 4 marzo 2000 al prezzo di 39800 yen: la cavalcata della moneta nipponica negli ultimi mesi non ci agevolerà nel cambio, ma in realtà il problema più grande sono gli importatori che nei primi mesi di uscita della macchina ci fecero sborsare salassi per possedere l’agognata console in tempi record; non dimentichiamoci le richieste sempre eccezionali da parte dell’utenza giapponese ed il fatto che la stessa Sony si sia battuta sempre più di altri per limitare l’importazione parallela (importazione parallela? Ma parallela a cosa? Per almeno sei mesi ufficialmente la console non sarebbe arrivata in nessun’altra parte del mondo, uscirà in Europa nel novembre del 2000 recita laconicamente comunicato per l’uscita in occidente) in lire nostrane 799.000. Questa
cifra non indifferente è ampiamente giustificata dalla presenza del lettore DVD-ROM e soprattutto dalla confermata compatibilità con i DVD-Video, standard che dopo tanto arrancare è da qualche tempo abbordabile anche per la varietà di film disponibili su questo formato; e qui si entra nel vivo del confronto con l’altra “grande S” rivale degli ultimi anni.

PlayStation2 vs Dreamcast?

La PlayStation 2 contro il Dreamcast
PlayStation 2 Vs Dreamcast

In questa fase di mercato i due contendenti si ignoravano segno che si temono (come qualcuno giustamente ha sottolineato non si tratta di una battaglia tra Sony e Sega, ma di una guerra con Sony e Toshiba contro Sega, Microsoft, Hitachi e Nec. Senza dimenticare, aggiungo io, l’altra battaglia ideologica tra Linux & Windows) e soprattutto che “stanno tentando strade diverse” almeno apparentemente; confrontatele un attimo e vi renderete conto di quanto in questo istante le due macchine siano diverse (una era uscita, l’altra ancora no… ) sia come prezzo, .

Guardando le due console, una ha il design fumettoso con joypad che ride verrebbe da dire, che parla di sogni, ha Sonic che corre e un modem incluso; l’altra che parla di emozioni di immagini reali, che ha l’aspetto di un videoregistratore del quale vorrebbe l’estrema unzione, potendolo sostituire con i bellissimi DVD-video: come sono diversi i tempi dalla sfida tra Saturn e PlayStation! Ora è Sony che parteva in vantaggio, e sembrava capitalizzarlo meglio (la Sega allora si perse anche in palliativi quali 32X, l’espansione per MegaDrive, forse qualcuno ricorderà, che malgrado i pochi giochi che hanno fatto le fecero sprecare tempo e risorse) mai una console ha supportato alla sua uscita il software della generazione precedente in una posizione così di forza (la stessa Sega permise l’uso di giochi Master System sul suo nuovo 16 bit, cosa che fece anche la Nintendo col NES, ma senza essere in posizione di forza e nel caso della Nintendo a lunga distanza di tempo dall’uscita della console) parliamo di oltre 50milioni di utenti che in ogni caso volevano continuare a giocare con i titoli che li hanno accompagnati fino ad oggi, sono utenti affezionati a Sony, come difficilmente potevano esserlo gli acquirenti di MegaCD, 32X e anche Saturn per certi versi; la Sega ha sbagliato tanto, è decaduta, ma ha fatto anche grandi cose per quest’intrattenimento che adoriamo, sia dal punto di vista tecnologico, pensiamo ai coin-op, sia per il Mega Drive, è una società che tenta che osa ed è normale che cada talvolta in errore, non dimentichiamo inoltre che fu una della prime software house nipponiche a creare giochi per PC: lunga vita e prosperità a Sega, partigiani di ogni console o computer dobbiamo rendergli onore per questo.

Tornando a PlayStation 2, malgrado tutte queste differenze di mentalità di impostazione entrambe le società hanno buone carte nelle loro mani: la Sega aveva un buon margine di tempo di vantaggio che proprio in quei mesi doveva dare i suoi maggiori frutti (Natale, grande festa del consumismo, è sempre Natale), una tradizione (i seguiti famosi sono il messia dei giapponesi e da Sonic a Phantasy Star erano buone frecce nel suo arco) e il prezzo. Sony risponde con un gran numero di affezionati soddisfatti, con un vantaggio tecnologico (che dovrà in qualche modo capitalizzare) e con la compatibilità DVD-Video. Alla fine il vincitore sarà tale perché avrà i giochi migliori e per averli dovrà aver convinto le software house a programmare per la propria macchina; e malgrado ogni differenza tra “sogni” o “emozioni”, dovremo divertirci con la stessa materia: i videogiochi. C’era chi nominava troppo stesso il 3DO come esempio negativo ma gli errori non erano nella macchina, ma nel marketing, poteva davvero essere quella via di mezzo tra console e PC che sarebbe servita al mercato… ma non divaghiamo oltre.

Su cosa puntava la Nintendo? Il colosso che a lungo tempo era stato il sinonimo stesso di videogioco? Il Nintendo 64DD non convinceva, ed in effetti la stessa Nintendo non la esportò mai al di fuori del Giappone, bella l’idea del modem ed il fatto che il DD fosse riscrivibile, ma non poteva bastare… Per ricordare le “indiscrezioni” del passato: la PlayStation avrebbe dovuto avere un Cd-rom 3x, supportare fino a 1,5 milioni di poligoni (con texture e similia) e persino raggiungere la risoluzione di 640×480: basta sfogliare le vecchie riviste del settore per una conferma. Si sentiva dire che il peggior nemico della PlayStation 2 fosse proprio la prima PlayStation, e sebbene questi termini paiono eccessivi, non si deve dimenticare che a nessuna software house conveniva in  abbandonare la cara vecchia PlayStation: basti prendere il caso di Capcom che pensava di vendere 400mila copie di Resident Evil: Code Veronica per DC, 730mila cartucce del secondo episodio della serie per N64 (di cui mezzo milione in Jap) e ben 1,7 milioni di Resident Evil 3 per Playstation (di cui 1,2milioni in jap) si devono fare due precisazioni: c’era tanta pirateria su PlayStation fuori dal Giappone (a prescindere dalle scelte di mercato di Capcom) ma in ogni caso le terze parti vendevano comunque più giochi per questa console; da non dimenticare che la grande S prevedeva di piazzare non meno di un milione  di console nella prima settimana di lancio. È chiaro che il Dreamcast stesse ingranando bene ed era anche certo comunque che la prima console Sony mostrasse da almeno un annetto forti limiti tecnici, se poi pensiamo al mondo PC

I giochi

Passiamo a quello che più importa: i giochi. Sebbene il meglio doveva ancora venire, c’era da fremere nell’attesa di tanta magnificenza. Due parole intanto sugli sviluppatori, le terze parti che avevano intenzione di supportare la nuova Sony erano ben 162 di cui 89 giapponesi 46 americane e 27 europee (da segnalare per precisione che di molte Software house sono segnate più divisioni la Ubisoft ad esempio compariva in tutte e tre le divisioni), non mancavano i grossi nomi: Konami, Square, Capcom, Namco per il sol levante, Lucas Arts, Naughty Dog, 3D0, Electronic Arts, Eidos per l’occidente.

Gli accessori al lancio

Non molto da segnalare se non altro che erano fin da subito disponibili le Memory card da 8mb e i Dual Shock2 Analog Controller alla cifra di 3500yen più tasse l’uno. All’interno della confezione si poteva trovare:

-Dual Shock 2

-Memory card da 8MB

-Demo disc

-Cavo di alimentazione

Un solo controller quindi (totalmente analogico tranne che per Select & Start) ma almeno c’è la memory card e purtroppo solo demo, niente gioco incluso, ma non c’è da meravigliarsi, in Giappone è improbabile trovare software in bundle.