Il Game Boy Advance SP

L’evoluzione del Game Boy Advance: il Game Boy Advance SP

Nella prima settimana di gennaio del 2002 Nintendo presentò il Game Boy Advance SP, una nuova versione del Game Boy Advance caratterizzata da un design completamente revisionato, una batteria interna al litio ricaricabile lo schermo illuminato. Con un comunicato diffuso contemporaneamente dalle tre divisioni di NoJ, NoA e NoE, la casa di Osaka specificò i prezzi e date di lancio nei tre principali mercati mondiali. Il Game Boy Advance SP venne commercializzato prima in Giappone, il 14 febbraio (giorno di San Valentino) al prezzo di 12500 yen. Per la stessa data hanno anche commercializzazione l’atteso Final Fantasy Tactics Advance di Squaresoft (oggi Square Enix). Al lancio giapponese seguirà quello americano, in data 8 settembre  al prezzo di 99.99 dollari. poco più di un mese dopo sarà la volta dell’Europa, dove il nuovo portatile Nintendo era atteso per il 24 ottobread un prezzo oscillante tra i 129 e 139 euro. La console era disponibile in tre colorazioni: nero cobalto e platino. Dal punto di vista puramente prestazionale il GBA SP non differisce assolutamente dal modello fino a quel momento attuale, con il quale condivide anche la retrocompatibilità con i giochi del Game Boy e Game Boy Color, nonché la possibilità di collegarlo ad un massimo di altri 3 Game Boy Advance attraverso il solito cavo di comunicazione per le sfide in multiplayer del caso.

La differenza sostanziale sta invece nel design. il processo di miniaturizzazione ha permesso di ridurre il tutto alle dimensioni di un portacipria. Largo 82 mm, alto 84.6 (quando chiuso) e spesso 23.3, il nuovo portatile Nintendo pesa solo 143 grammi (svuotato della batteria) il GBA classico ne pesa 140 è presente uno schermo ribaltabile (Flip-top). Illuminato frontalmente da due bande luminose disposte ai lati destro e sinistro dello schermo stesso punto più o meno come il GBA dopo l’impianto dell’Afterburner, Con la differenza che è possibile spegnere o accendere la luce a piacimento agendo su un piccolo apposito pulsantino, come un telefono cellulare Inoltre il GBA SP è dotato di una batteria interna al litio ricaricabile dall’autonomia dichiarata di 18 ore di attività a luce spenta e 10 ore a luce accesa.

Il tempo necessario per ricaricare completamente la batteria eventualmente prosciugata (attraverso apposito alimentatore incluso nella confezione) ammonta 3 ore. Il restyling ha comportato anche una parziale rivisitazione di forma e dislocamento dei tasti, il GBA SP rimanda alle origini, riproponendo lo sviluppo verticale impiegato dalla periferica sin dal primo modello, con risultato di riavvicinare i due tasti principali e la croce direzionale, separati in casa GBA dalla centralizzazione dello schermo. Questi ultimi, oltre ad essere più sottili rispetto a quelli montati su modello precedente, alloggiando in cavità, probabilmente concepite per evitare che tocchi non lo schermo a console chiusa, i due dorsali perdono il loro profilo allungato posizionandosi in corrispondenza degli angoli superiori del piano di comando, giusto alle due estremità del cardine che lo collega lo schermo, il vano cartucce collocato nella parte inferiore, mentre su quello superiore troviamo due ingressi, uno dedicato al cavo di connessione mentre l’altro, inedito, ad un duplice impiego che analizzeremo a breve.

Completa l’elenco dei pertugi presenti in loco due fessure atte ad assicurare il cavo di connessione GBA-Game Cube all hand-held. Sul fianco destro e sinistro, invece, trovano posto rispettivamente l’interruttore di accensione e spegnimento del regolatore del volume (una fascetta scorrevole piuttosto che la classica rotella). I due LED presenti sullo spigolo in alto a destra ci riferiamo sempre al piano di comando segnalano rispettivamente l’accensione della console e lo stato di ricarica (quando è rosso invece significa che si sta esaurendo). L’innesto dal duplice impiego in cui si è accennato poco prima, si chiama EXP2 e funge sia da ingresso per il caricabatterie che per le cuffie. Per impiegare quest’ultima e però necessario equipaggiarsi di apposito adattatore al prezzo orientativo di €7.

Inutile specificare che non sarà possibile impiegare le cuffie mentre il GBA SP è sotto carica. piccolo, elegante e dall’aspetto hi-tech, il nuovo Game Boy Advance SP è stato accolto dalla comunità videoludica con entusiasmo. Se da un lato è certamente valida la possibilità di ricaricare la batteria interna, dall’altro ci si chiede se l’abbandono delle pile alcaline non limiti il nomadismo funzionale della console. Un conto è sostituire un paio di batterie scariche con un paio nuove comprati in tabaccheria prima di salire sul treno. un altro e dipendere da una presa di corrente, indispensabile per ricaricare il GBA SP