I MMORPG

I MMORPG

Massively Multiplayer Online Role-Playing
I MMORPG

Internet è sicuramente una tra le invenzioni più rivoluzionarie della storia dell’umanità. Essa ormai è utilizzata in ogni ambito umano, dalla politica, alla finanza, fino al gioco, e al videogioco. In questo caso tratteremo di videogiochi multiplayer e MMO. La possibilità di giocare insieme ad altre centinaia o se non addirittura migliaia di persone in ogni angolo del mondo è stata assolutamente sconvolgente, ed è probabilmente l’innovazione più grande che si poteva verificare, in senso assoluto. Non si poteva immaginare un cambiamento maggiore.
Prendendo spunto da uno slogan inerente alla politica che ogni si sente qua e là tra le piazze del nostro Paese, mai come in un gioco online si potrebbe dire che “uno vale uno”. A ogni giocatore, di regola, corrisponde un solo personaggio, o comunque un solo account. Una sola “vita”, se così vogliamo dire, è quella principale, quella del “main”, quella del personaggio cui si è più affezionati e che normalmente rispecchia il giocatore oltre lo schermo. È piuttoso raro il caso in cui un giocatore utilizzi due o più personaggi in modo più o meno eguale, spacciandosi per persone reali diverse. Forse solo i giochi di spionaggio e di controinformazione tipici di EVE Online giustificano un tale comportamento, ma anche lì, alla fine dei conti, la persona è sempre la stessa.

Come nella vita reale, nel mondo virtuale dei giochi online le relazioni sociali si formano e si stratificano, a diversi gradi di complessità a seconda di quanto serva per il gioco. Da forme elementari di matchmaking come quelle che si possono riscontrare in Left 4 Dead, in cui il giocatore è immediatamente schierato contro altri sconosciuti e non ha interesse nel perseguire una relazione sociale con essi, all’intrigo politico di EVE, passando per le “simpatie” che le gilde di WoW possono avere le une per le altre.

Nei MMORPG propriamente detti, in cui il mondo è persistente così come i giocatori che lo abitano, l’interazione sociale e il semplice giocare porta l’utente non solo a diventare sempre più abile, ma anche, via via, a rapportarsi con i giocatori della suo stesso livello di abilità. Nei MMORPG a mano a mano che il gioco cresce e i giocatori raggiungono gli alti livelli iniziano a stratificarsi sorte di “élite” in una scala assolutamente gerarchica. E queste élite, dopo qualche tempo, iniziano a far parlare di loro. In ogni mondo virtuale esistono dunque dei “nomi importanti”. Giocatori che sono riusciti a fare il salto e a balzare agli onori delle cronache locali, che sono conosciuti da una larga fetta della playerbase sul loro server o dall’intera internet.

Come nella vita vera, non basta essere “bravi” per diventare famosi: occorre un mezzo attraverso il quale farsi conoscere. Poiché le community dei giochi non sono poi così enormi, e spesso nei MMORPG sono ulteriormente divise tra server e server, un giocatore che gioca a lungo viene mano a mano conosciuto da un maggior numero di persone all’interno della comunità di riferimento. Se è bravo (o alternativamente scarso) si parla di lui; la sua fama, piano piano, cresce. Questa è una situazione che, volenti o nolenti, si crea involontariamente ogni volta che si prende in mano un MMORPG e si logga il. proprio pg. Le più infime azioni,se ripetute anche a lungo,vengono notate. Quelle più difficili, ovviamente, vengono notate in meno tempo.

D’altro canto, alcuni trascendono questo modello “standard” di “acquisizione della fama”, e, come nella vita reale, non si rendono conosciuti attraverso le loro gesta, ma attraverso la loro prestanza mediatica. Lo streaming e le “nuove tv” di internet, come Twitch o YouTube, hanno allargato in modo impressionante questa possibilità. Anche un giocatore mediocre può potenzialmente diventare piuttosto famoso solo grazie alla sua mediaticità, alla sua capacità davanti alle telecamere – o meglio, alla sua webcam. Per non parlare poi (ma non è il compito di questo articolo) di tutte le cosiddette “celebrità di youtube“, divenute famose solo grazie al più famoso sito di video sharing del mondo.

Implicitamente dunque, i MMORPG mettono in mano al giocatore la possibilità di distinguersi, di farsi un nome, di farsi conoscere da persone reali, in un modo assolutamente diverso da quelli della vita reale. Soprattutto ad alti livelli, dove appunto si concentra la maggior parte di coloro che sono “famosi”, il sistema è totalmente meritocratico. Anche le competizioni e i tornei contribuiscono a questo sistema.

In definitiva quindi si può asserire che anche il più misero dei giocatori possa acquistare una certa importanza e fama semplicemente col passare del tempo e a mano a mano che egli gioca. La perseveranza non basta del tutto, però: il grande salto di qualità, tuttavia, è dato dalla sua abilità, oppure dalla sua visibilità mediatica. Chi ha entrambe, si fa un nome. Non sono poi da sottovalutare le potenzialità economiche che derivano dall’essere famosi”: la pubblicità sugli streaming, le vincite ai tornei, il marketing sono fonte di guadagno e perfino unico sostentamento di più di qualcuno. Per non parlare della soddisfazione personale. Purtroppo, complice un’infrastruttura insufficiente, in Italia questo fenomeno non è quasi per nulla sentito, se non per
qualche autore di video su YouTube; ed è anche molto difficile che si sviluppi, vista la non eccellente velocità in upload del nostro Paese, necessaria per potersi addentrare da protagonisti nel mondo dello streaming e della nuova mediaticità online.